lunedì 1 dicembre 2008

Liberamente ispirata ad un sonetto di Neruda

T'amo come la nebbia
dei boschi sterminati
sui grandi laghi del nord,
pallida e oscura,
segreta e silente,
sopita, galleggiante.

T'amo in grigie mura
d'urla mai gridate
e fughe immaginate
eppur non corse perchè
pensate non adatte
fantasie del momento.

T'amo ora in questo treno
che nasce in luoghi densi
di ricordi e gravidi
di pianti e addii sbagliati
e non m'importa dove
vada, lento e in falsa
corsa sulla piana che
dall'est è uguale all'ovest.

Come unica direzione io t'amo
e non potresti ch'essere
tu quel senso in cui culmina
il bello del mio esser vivo,
come sud per il Sole,
come luce s'una lacrima
che s'incontrano ed è arcobaleno.

1 commento:

Cristiana ha detto...

Ma non sapevo ke fossi cosi' bravo a scrivere....complimenti fabiuccio!!!mi piacciono il tuo blog e i tuoi racconti!!!continua cosi'...ora sei tra i blog ke seguo!!!ke onore eh?!?!?!?!?eheheh!!!
Un bacio!!!!!

 
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