venerdì 20 maggio 2011

24 Novembre, notte

Probabilmente adesso non sarei più capace di partorirli, ma mi sono riapparsi in mente tramite uno di quei meccanismi misteriosi che tutti conoscono e che, in un momento inaspettato, riportano chiara, limpida e presente qualcosa che invece ha vissuto nel passato. Dopo più di cinque anni riscopro miei questi pochi versi e mi sento di condividerli.

** 24 Novembre, notte **

Non m'è facile
il passar su questo pianeta,
il vuoto dei momenti, o l'intensità,
il perpetuo chiedersi del giorno dopo
e del precedente l'eterna mancanza.

Ogni sera turbini m'avvolgono
e pervadono me
naufrago tra'l cogliere l'istante
e il ricercar un senso umano all'universo,
all'infinito oltre l'azzurro della volta celeste
o al celeste infinito degli occhi d'una donna.

Vorrei toccar la terraferma
e allontanare la tempesta,
farmi cullar sulla battigia
lambito appena dall'onde del mare


Scoprendo, poi, di non poter fuggire l'attrazione dei flutti.

* * * * * *

lunedì 2 maggio 2011

Snö

Lo scorso 22 Ottobre avevo scritto a proposito della prima nevicata della stagione.
Mi chiedevo se sarei riuscito a ricordare anche dell'ultima nevicata dell'anno.
Il fatto è che la prima nevicata la riconosci subito, ma per riconoscere l'ultima ti tocca aspettare , e nessuno sa per quanto tempo.
Finora avevo infatti tentennato, senza celebrare le deboli nevicate di inizio Aprile. Cosí, quando la primavera sembrava giá inoltrata, ecco il colpo di coda dell'inverno nordico, il 2 di Maggio: prima un po' di grandine, poi qualche fiocco di neve che tentenna in aria, ondeggiando, e poi cade a terra. Dato che nessuno sa quanto si debba aspettare, io aspetto solo pochi secondi e dico di credere che questa si, sia l'ultima nevicata dell'anno qui a Stoccolma.
 
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