lunedì 27 luglio 2009

Altre differenze #3

"Come farai con la lavatrice?" é stata una delle prime domande che mia madre mi ha fatto prima che mi trasferissi a Stoccolma. La seconda per la precisione, dopo aver cominciato a pensare, giá in epoche pressoché preistoriche, ai possibili metodi di spedizione dell'olio molisano in Svezia.
Le lavatrici qui sono generalmente in comune, una o piú lavatrici nel sottoscala di ogni condominio.
Una cosa un po' "comunista" insomma, che mi ha tolto la libertá di lasciare i panni in lavatrice per un paio di giorni dopo il lavaggio ma alla quale, in fin dei conti, non é cosí difficile adattarsi.

A proposito di domande, la domanda fondamentale dell'altro genitore era: "Come fai con il medico?"
Io nei primi 5 mesi ho accuratamente evitato la risposta: accidia o superbia, scegliete voi il peccato da attribuirmi. Poi capita che mi slogo un polso giocando a pallone e allora ho bisogno del medico. Beh, altro che comunismo e socialdemocrazia! Una visita dal medico costa 14 €, una radiografia 20€ e soprattutto mi hanno innanzitutto chiesto tessera sanitaria, documenti e via dicendo, un po' come puó accadere negli USA.
La signora allo sportello dell'ambulatorio mi diceva tutta soddisfatta: "Qui in Svezia costa poco, altrove é ben piú caro!". "Ma cara la mia signora, in Italia se vai al pronto soccorso é raro che ti tocchi pagare qualcosa, tantomeno se hai una presunta frattura!"

domenica 26 luglio 2009

Altre differenze #2

Differenza di ricette.
Cosa succede in Italia se c'è un barbecue da preparare, un prato in condizioni perfette, un pallone, due porte da calcio e un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze?
Beh, la risposta è nota: le donne si prendono cura del cibo, gli uomini del prato e del pallone.
Capirete quindi la mia sorpresa quindi quando abbiamo cominciato a giocare ad una specie di baseball/softball relegando in un angolino le porte e il pallone, inutilizzati, e lasciando il barbecue incustodito!
Evviva la parità dei sessi! ma anche Evviva il calcio e i prati su cui giocarlo in totale libertà!

sabato 25 luglio 2009

Altre differenze #1

Un dettaglio importante l'ho notato andando nei supermarket, il che è ovvio dato che il comprare e il mangiare sono quanto di più possa caratterizzare una popolazione.
Se in Svezia vai a prendere la frutta o la verdura in un supermarket trovi le buste di plastica trasparenti, come in Italia, ma non trovi gli inutili guanti di plastica per toccare e scegliere la frutta. Io infatti mi sono sempre chiesto quale fosse il senso di tali guanti, dato che è ovvio a qualunque persona che la loro utilità è nulla: raramente credo la mano di una persona possa essere più sporca dei vari posti in cui la merce transiti nel tragitto da un albero al bancone di un supermercato.
Qui infatti non trovi la marea di mamme pronte a spiegare ai figli che la frutta va toccata con i guanti perché se tutti lo facessero a mani nude chissà che schifezze ci troveresti su, così come è comune che i bimbi facciano ciò che vogliono, si rotolino per terra, facciano cadere i propri giocattoli per strada e poi li riprendano per giocarci e casomai li mettano in bocca senza averli lavati.

In uno dei miei film preferiti Sipsey dice: "Ci schifano per il colore della pelle ma poi mangiano l'uovo che esce dal culo della gallina". In Italia forse tutto ciò accade ancora troppo spesso.

sabato 18 luglio 2009

Una prima volta

Oggi splendida giornata di mare a Furutorp, due passi dal centro di Stoccolma, prato separato dal mare solo da tre metri di spiaggia e acqua non troppo fredda grazie al bel sole. Soprattutto un trampolino da 5 metri che era troppo invitante per rinunciare e provare a lanciarmi da lassù, cosa che in trent'anni non avevo mai fatto. "What a sad childhood did you have??" mi ha detto un mio amico appena saputo che non avevo mai fatto niente del genere, ma che ci vuoi fare, non sono mai stato spericolato. Così alla fine, dopo decine di minuti di tentennamento sul bordo del trampolino, invece di guardare l'acqua nella quale mi sarei immerso da lì a poco mi sono concentrato su ciò che avevo intorno, boschi, mare calmo, aria sotto i piedi davanti agli occhi e sopra la testa. Mi sono lanciato nel momento in cui la paura di sentire la gravità in maniera diversa dal solito si è distratta un attimo e mi ha lasciato via libera. Giù in un attimo, anche se il tempo per pensare "Ma che cazzo sto facendo?!?" ce l'ho avuto, ed è stato il preciso istante prima di entrare in acqua. Ripensandoci credo che la paura più grossa non sia tanto quella di farsi male, perché c'erano molte altre persone a farlo e la cosa è del tutto tranquillizzante. Più che altro è il dover essere per qualche istante non padroni di se stessi, di non poter tornare indietro mentre stai facendo quel salto. O almeno credo sia così, non so. Ad ogni modo volare da quella misera altezza è stato esaltante! Alla prossima.

Due esempi da intenditore

Due giorni allo Stockholm Jazz Festival trascorsi da grande intenditore di musica, come testimoniano questi due esempi.

Nel primo giorno mi aggiravo per la piazza di Skeppsholmen dopo il concerto di McCoy Tyner e Bill Frisell. Erano il motivo principale per cui comprare il biglietto e McCoy non ha certo deluso: usa il piano con la stessa facilità con cui un atleta usa i suoi polmoni. Invece la chitarra di Frisell l'ho sentita solo durante i soli: quando accompagnava poteva benissimo risparmiarsi di suonare dato che era del tutto sovrastato dagli altri strumenti. Ma, dicevo, ero in piazza e vengo distratto da Mike Stern che viene intervistato proprio lì affianco. Mi avvicino per sentire ciò che dice ma mi tengo a debita distanza dato che la sua enorme guardia del corpo era proprio lì affianco e mi guardava insospettito e minaccioso. "Il tipico gonzo che non sa neanche cosa sia una nota" penso mentre mi sto allontanando. Infatti pochi minuti dopo lo rivedo. È sul palco, si chiama Bob Francheschini e suona il sax da dio.

Nel secondo giorno tra gli altri suona Marcus Miller con altri tipi che ignoro chi siano. Sul palco si presentano in tre bassisti, assistiti da batteria e tastiere. "La solita palla super tecnica e niente più" penso dopo le prime tre note, già pronto a far finta di esaltarmi perchè non puoi non esaltarti con sti artisti. E infatti è proprio così: dopo cinque minuti Victor Wooten attacca un solo di basso elettrico di 10 minuti da lasciare a bocca aperta, non solo me e il pubblico ma anche il resto della band, immobile a sentire. Praticamente è come se stesse suonando una chitarra classica, solo che slappa a più non posso e l'effetto è eccezionale.
Poi tocca a Miller fare il solo e lui che è il leader della band non mi esalta più di tanto. "Scontato". Talmente scontato che ad un tratto lascia il basso e prende il sax! e attacca come se niente fosse "When I fall in love". Senza parole. È la volta dell'altro bassista, "l'altro" solo per chi come me non conosceva Stanley Clarke. Anche lui lascia il basso elettrico ma rimane in famiglia e si accontenta del contrabbasso. Quando vedo che arriva addirittura a suonarlo come una chitarra flamenco mi rendo conto che, probabilmente, li avevo lievemente sottostimati. Finale con versione stupenda di "Beat it" di Michael Jackson, che vuoi di più?

lunedì 13 luglio 2009

Norvegia

Pochi giorni passati in Norvegia e una bellissima terra scoperta. Paesaggi maestosi ed eleganti e gente simpatica. Se andate a vedere un po' di foto qui capirete che sono stato davvero bene.

11 differenze e una domanda

Una delle domande che ricorre più spesso quando parlo con la gente è: quali sono le differenze tra Svezia e Italia? E devo dire che un po' non mi piace, perchè un dettaglio non sempre è indicativo, un po' mi mette in difficoltà, perchè non sono solito notare i dettagli.
Allora ecco alcune delle differenze che ho notato.
In Svezia:
I bar con i tavoli all'aperto hanno una vasta fornitura di coperte per i clienti;
Non ci sono citofoni;
Le piste ciclabili abbondano in pieno centro, ma non sono sempre facilmente seguibili;
La persone attraversano col rosso;
Le auto si fermano sul rosso;
Le auto inchiodano a 10 metri da te se stai passando sulle strisce, che esprimo più volentieri dicendo
Puoi attraversare bendato;
Gli alcolici con percentuale superiore al 3.5% si vendono solamente in negozi appositi oltre che nei ristoranti/bar/club;
Le persone si salutano abbracciandosi e baciandosi su una sola guancia;
Puoi bere ovunque l'acqua del rubinetto;
Sui treni, sulle navi, nei musei trovi spazi attrezzati per far giocare i bambini;
Se vuoi giocare a calcio per strada trovi bei campetti in erba sintetica nel bel mezzo della città.

Perchè sui campetti in erba naturale, alta anche un metro a volte, in salita e discesa, su cui ho passato centinaia di giornate a Campobasso, adesso stanno sorgendo inutili costruzioni?
 
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