domenica 2 febbraio 2014

Campi magnetici


(Scritta in Treno, da Firenze  a Pisa, Febbraio 2005, credo)

Una nevicata rientra nell'ambito di ciò che è magnetico.
Attira il tuo sguardo e difficilmente questo cambia direzione.
Magnetizza gli occhi grazie al ritmo ipnotico della caduta dei fiocchi,  viaggiatori visibili delle invisibili linee tracciate dal vento.

Intanto un vecchio sbadiglia, un brizzolato quarantenne fa girare aridi programmi sul suo computer, una ragazza legge un libro dopo essersi impegnata per un certamente importante messaggio da mandare dal suo cellulare. Neri i suoi capelli e carnose le sue labbra, docili i suoi gesti e profondo lo sguardo. Di morbidi lineamenti e presenza tutt'altro che invadente. Aspirante soggetto magnetico, o forse già posseditrice di questo titolo presso chissà quale paio di occhi, è in questo momento l'interesse principale del mio campo visivo. Ma riesco a mutare la direzione del mio sguardo quando voglio. Niente di magnetico quindi, ma solo stuzzicante.

Magnetica è la fiamma. Non so perchè ma mi incanto ogni volta che il mio sguardo incrocia lei. Non è solo per via del suo colore, né causa di tale magnetismo è il calore emanato.
Sono i suoi colori nell'insieme che mi attraggono, la perfetta maniera in cui si mescolano, il perfetto movimento oscillatorio nell'aria che la custodisce e le dà vita a scapito della propria. L'impeccabile stratificazione, dal trasparente al rosso, blu, giallo, che non ne
nasconde il cuore ma lo preserva e lo mette in risalto.
Magnetica, forse, per essere la più fedele delle riproduzioni di ciò che vorrei sempre avere dentro, di ciò che vive di vita propria a scapito della mia, talvolta. Di ciò che mi riscalda quando ho freddo e mi brucia se mi ci avvicino troppo.
Di quella cosa per cui io sono come l'aria per il fuoco.

Magnetico è il mare quando sto seduto e lo guardo da uno dei suoi bordi. Mi perdo nei suoi infiniti movimenti e non m'accorgo d'aver varcato l'inesistente linea che lo separa dal cielo. Spontaneamente faccio si che lui si perda in me per bagnarmi fin nelle parti più nascoste, quelle sconosciute anche a me stesso, per rendere simmetrica la magnetica simbiosi che ci unisce.

Magnetismo c'è nella figura della donna amata, che starei fermo all'infinito ad ammirare senza cogliere nessuno dei suoi dettagli, che accarezzerei all'infinito, senza guardarla, per lasciare le mie mani libere di eseguire il loro naturale movimento nel campo magnetico in cui si trovano.
Che non vorrei né toccare né guardare ma solo essere eternamente in caduta verso di lei, libero di essere infinitamente attratto dalla sua magnetica esistenza.

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