mercoledì 10 marzo 2021

A Lei

Dell’arrivo,

Di Chania, sorella di Venezia

Di Giouchta, montagna sacra

Delle onde di Kokkini Kani

Degli autobus per Archanes

Del labirinto al centro di Irakleio

Del mare, unico vero orizzonte

Del Meltemi

Della via Lattea dalle spiagge meridionali

Dei limoni, degli aranci, degli ulivi

Delle piogge scroscianti e del sole a picco

Delle gole scavate da fiumi ancenstrali

Di pastori, pecore

Di marinai montanari

Di rotte marine

Di guerre, invasioni, e delle terre che ne sono nate

Del caos dei vortici aerei

   e della calma portata dal vento

Di miscugli di umani di tutto il mondo

Di vie che si incrociano

   e di altri vie che si diramano verso nuove scoperte.


Di una, o tante, supernovae

Della materia di cui sono fatti

le querce

   il cielo

     la luna e le stelle

       i sogni e gli umani.





 Di tutto ciò è mia figlia.

1 commento:

sara ha detto...

Delle guance infinite

 
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