martedì 21 settembre 2010

Equinozio d'autunno

Sono ossessionato da questo giorno e potrei riscrivere quanto scritto l'anno scorso. In realtà però sono meno ispirato. Anche oggi la giornata è volata. La pioggia, il sole, le foglie che macchiano di giallo e rosso il prato e tutte le solite cose. Già dette. Ridette. Il gioco consiste nel guardarle in maniera nuova: una regola che si scrive in un rigo, peccato che scriverla non serva a impararla.
Sono già proiettato in avanti. L'inverno e la primavera che mi aspettano mi sembrano inspiegabilmente molto corti, anche se neppure iniziati. L'autunno non lo considero proprio, neanche di transizione. Eppure inizia oggi, con il suo vento che lo soffierà via in un istante, imbiancherà il suolo per mesi e ricomincerà di nuovo a riscaldarsi, tra non meno di mezzo giro intorno al Sole. Ne parlo quasi da spettatore, non rendendomi conto di quanto questa sensazione sia fallace, di quanto questo punto di vista, tra tutti i possibili, sia forse quello più sbagliato.
Vedremo come sarà cambiato tra un anno.

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