martedì 28 aprile 2009

Risiera di San Sabba

Ieri sono stato alla Risiera di San Sabba, grazie a Sara che mi ha invogliato.
Qui a Trieste siamo in Italia ma si sente forte la presenza del confine. La frontiera e' nell'anima della citta'.
La Risiera rientra in tutto cio', sembra essere cosi' lontana dalla realta' italiana, eppure proprio qui sono state ammazzate, torturate migliaia di persone. E' stato l'unico vero lager nazista in territorio italiano.
Bisogna andare in posti come questo per cercare di capire, per evitare di cadere nell'inganno di chi vuole far credere che tutto sia uguale. Non e' vero, cosi' come non e' vera la sensazione di specialita' che sorge in noi quando scopriamo questi luoghi. Il sentire questi tragici eventi come lontani dalla vita reale, lontani dalla nostra quotidianeita' che ha a che fare con ben altri temi, piu' importanti, piu' concreti, e' un'impressione fallace.
Non basta mezzora di indignazione, ma piuttosto serve una reale consapevolezza, ovemai fosse possibile raggiungerla.

La Risiera e' un posto opprimente, intenso. Non e' sperduta nelle campagne o nascosta da qualche collina, ma e' vicina alle case, in una traversa di una strada qualunque nella periferia di Trieste.

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