Dell’arrivo,
Di Chania, sorella di Venezia
Di Giouchta, montagna sacra
Delle onde di Kokkini Kani
Degli autobus per Archanes
Del labirinto al centro di Irakleio
Del mare, unico vero orizzonte
Del Meltemi
Della via Lattea dalle spiagge meridionali
Dei limoni, degli aranci, degli ulivi
Delle piogge scroscianti e del sole a picco
Delle gole scavate da fiumi ancenstrali
Di pastori, pecore
Di marinai montanari
Di rotte marine
Di guerre, invasioni, e delle terre che ne sono nate
Del caos dei vortici aerei
e della calma portata dal vento
Di miscugli di umani di tutto il mondo
Di vie che si incrociano
e di altri vie che si diramano verso nuove scoperte.
Di una, o tante, supernovae
Della materia di cui sono fatti
le querce
il cielo
la luna e le stelle
i sogni e gli umani.
Di tutto ciò è mia figlia.
1 commento:
Delle guance infinite
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