domenica 8 dicembre 2013

Su "The road not taken"

Probabilmente non c'entra niente con questo blog, come del resto nessuno dei post precedenti, ma mi sono ritrovato a commentare una poesia e un film con un amico e appunto qui quanto gli ho scritto.
La poesia è "The road not taken", di Robert Frost. 
Il film è "Dead Poets Society", di Peter Weir. ("L'attimo fuggente", in italiano)
Gli ultimi tre versi della poesia sono citati nel film da uno dei protagonisti, il professore John Keating.

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Robert Frost - The road not taken

Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear;
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I —
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.


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"Dead Poets Society", film simbolo.
"The road not taken", grande poesia.

Eppure, ti devo confessare:
secondo me quella poesia, o meglio, quei versi citati, sono il punto debole di Dead Poets Society.
Ossia: quei versi sono probabilmente tra i più famosi della poesia nordamericana del 1900.
Però sono ambigui, e Keating, nelle poche parole che spende per descriverli, ciò non lo dice.
Dovrebbe parlarne di più. Io immagino che lo faccia, in una di quelle parti della storia che il film non mostra.
Però nel film non lo fa. Perché?

Sono versi ambigui perché, leggendo la poesia "The road not taken", non si capisce se siano detti in termine di rimpianto oppure di possibilità, soddisfazione.
Robert Frost stesso pare abbia detto, a proposito di questa opera:

"One stanza of 'The Road Not Taken' was written while I was sitting on a sofa in the middle of England: Was found three or four years later, and I couldn't bear not to finish it. I wasn't thinking about myself there, but about a friend who had gone off to war, a person who, whichever road he went, would be sorry he didn't go the other. He was hard on himself that way." 

Al di là di quanto lui possa aver detto - perché la poesia è poi diversa da qualsiasi commento se ne possa fare, anche se il commento viene dall'autore stesso - nella poesia sono presenti due parole: "Sorry" e "Sigh". A me comunicano piuttosto il rimpianto di non averle potute percorrere entrambe, quelle due strade, così descrivendo la sofferenza nella scelta quotidiana che si presenta nelle vite umane, nel dover fare scelte da cui non poter tornare indietro, piuttosto che un elogio della strada "less traveled by", meno segnata.
O, addirittura, questo testo mi comunica un senso di rimpianto per sentire la pressione di dover fare, ad ogni istante, una scelta, quando invece molte delle scelte che facciamo nel quotidiano sono del tutto ininfluenti sul nostro futuro.
In fondo, Frost scrive che
"Though as for that the passing there
Had worn them really about the same"
cioè che sono più o meno la stessa cosa, e, inoltre, quella mattina non c'era traccia di passaggio di nessuna persona su nessuna delle due, come il poeta scrive all'inizio della terza strofa.

Ancor di più, pare che la differenza di cui parla Frost nell'ultimo verso del poema, la differenza che l'aver preso la strada meno percorsa ha poi avuto sulla vita del protagonista del poema, possa essere una differenza in negativo, ossia una differenza che non gli abbia consentito di vivere felice. Altrimenti perché scrivere
"I shall be telling this with a sigh" ?
Le strade meno segnate sono spesso luoghi difficili, pieni di trappole che richiedono grandi sforzi per essere evitate e superate. Un po' come le strade ben segnate, del resto.

In Dead Poets Society, invece, Keating presenta i tre versi finali come una esortazione a percorrere le strade meno segnate, a lasciare da parte quelle conosciute e battute dalla maggioranza, perché percorrere le strade meno segnate fa la differenza.
Ecco, io mi trovo d'accordo con Keating, ma non è questo il messaggio che "The road not taken" vuole mandare.
Se ci pensi, il titolo stesso del poema si riferisce alla strada non intrapresa, mentre ignora la strada che si è scelta. Senza considerare che un titolo che includa una negazione mi fa pensare ad un rimpianto, piuttosto che ad un elogio.

Ad ogni modo, un po' come una giornata di sole, o di pioggia, quella poesia è lì e ognuno può usarla, leggerla e lasciarsene ispirare come meglio crede e sente. 
Una poesia penso percorra la strada che le sarà naturale percorrere nell'animo del lettore, o, addirittura, ne traccia una nuova, oppure, come io preferisco, ne cammina una esistente ma nascosta, trascurata e piena di erbacce, che richiede solo di essere riscoperta.

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