Di tutte le montagne, i picchi, i valloni e i canali che ci sono in giro da queste parti uno mi ha colpito piu' di tutti gli altri. Non e' la montagna piu' alta ne' la piu' aguzza. L'Hustinden e', come le sue sorelle di qui, a picco sul mare, ma e' un panettone o poco piu'. In questa stagione le montagne della Flakstadøya cominciano a perdere il loro bianco che si ritira fino a rimanere solo nei canali. L'Hustinden e' una delle prime montagne che vedo in questa condizione, forse perche' lo scorso inverno e' stato particolarmente generoso in termini di neve.
La vedo dalla spiaggia di Flakstad. una spiaggia in piena regola, con tanto di campo da calcetto. Su neve, adesso. Un posto surreale, circondato da cascate di ghiaccio e mare, costeggiato da una strada su cui passa una macchina ogni tanto e cammina qualche signora dalla provenienza ignota quanto la sua destinazione. Un po' piu' in la c'e' una chiesa e un cimitero. Tutt'intorno, fino a perdita d'occhio, monti. E in primo piano L'Hustiden, mezzo verde erba, mezzo marrone terra con strisce bianche che cadono fino all'oceano.
Mi ricorda i canali appenninici, le montagne sui cui devi andarti a cercare la neve, le mie prime sciate in mezzo ai monti, monti in cui se ti stanchi, puo' capitare che facendo solo pochi passi tu possa sederti sull'erba per riposarti un po'.
Come sempre la bellezza delle cose sta nel riconoscere qualcosa che portiamo dentro.
giovedì 1 aprile 2010
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2 commenti:
La bellezza delle cose é riconoscere qualcosa che portiamo dentro....accidenti fà , io sono un alpinista romantico dell'800 , e questa frase profonda mi costringerà alla lettura integrale del tuo blog !! Mario josé
Grazie Mario! Ma spero non ti annoierai troppo a leggere tutto il blog!
A presto!
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